CGN – CGNat

Il 25 novembre 2019 RIPE ha terminato gli indirizzi IPv4 da assegnare

Indirizzi IPv4: una risorsa finita
• Gli indirizzi IPv4 disponibili sono, potenzialmente, circa 4,3 miliardi
• Con la crescita progressiva ed esponenziale di Internet è risultato evidente, ormai da oltre 20
anni, che saremmo arrivati all’esaurimento degli indirizzi IPv4
• Ciò ha spinto l’IETF ad intraprendere diverse misure preventive che possono essere raggruppate
nelle seguenti categorie:
• Assegnazione razionale degli indirizzi IP da parte dei RIR
• Definizione di un range di Indirizzi privati (RFC 1918)
• Definizione del protocollo di Network Address Translation (NAT) (RFC 1631)
• Definizione di IPv6

IPv4 vs IPv6
• IPv4: 232 = 4,3 miliardi (109) di indirizzi
• IPv4: 0,000007 miliardi di miliardi di IP per metro quadro
• IPv4: meno di 1 indirizzo per persona del pianeta
• IPv6: 2128 = 340 sistilioni (1036) di indirizzi
• IPv6: 655.571 miliardi di miliardi di IP per metro quadro
• IPv6: circa 40 quadriliardi (1027) di indirizzi per ogni persona del pianeta

IPv6
L’implementazione di IPv6 non è, in tempi brevi, totalmente risolutiva, perché:
• È fortemente dipendente dall’implementazione globale di IPv6 su Internet da parte di tutti gli
operatori, gli OTT, i Content Provider e le Enterprise
• Da parte delle singole realtà è necessaria un’analisi complessa dei requisiti e delle modifiche da
apportare ai sistemi aziendali e ai componenti del servizio (Es.: rete di accesso, CPE, backbone,
sistemi di gestione, sistemi di provisioning, accesso ai servizi legacy, etc.)

La situazione per un ISP

Gli ISP si trovano nella condizione di dover continuare a erogare servizi che necessitano un numero crescente di indirizzi IP pubblici
• Aumento della diffusione della connettività
• Attivazione di nuovi servizi (Streaming, Gaming, IoT, Health, Wearable, etc.)
• IPv6 è ad oggi l’unica soluzione, ma non nel presente
• Bisogna mettere in campo delle azioni che contengano il tasso di consumo e che ne mitighino gli effetti:
• Evitare gli sprechi nelle assegnazioni
• Implementare CGNAT
• Comprare nuovi indirizzi IPv4

CGNAT
• Il Carrier Grade NAT, definito anche NAT444, consente di utilizzare un singolo IP pubblico per più clienti
• Ad ogni cliente può essere allocato un blocco di porte, in un rapporto che va da un minimo di 1:8 a 1:64 in funzione del tipo di accesso (fisso o mobile)
• L’ISP è tenuto a tenere traccia dei log delle traslazioni e allocazioni ai fini dell’intercettazione legale, secondo i termini di legge
• Il CGNAT ha una serie di svantaggi:
• Non può essere usato per clienti che vogliono esporre dei servizi
• Rende più complessa la gestione della rete del provider
• Spesso ha costi di implementazione elevati, sia in termini di piattaforma tecnologica che in termini gestionali
• Ritarda gli effetti dell’esaurimento degli indirizzi, ma non è la soluzione definitiva

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